Donne di tutti i colori
"Donne di tutti i colori" è un nuovo progetto realizzato da
Francesca Bibba Desidera in collaborazione con
Gli stereotipi femminili costituiscono un limite enorme allo sviluppo delle donne e forniscono una narrazione del femminile povera, ridotta, monodimensionale.
"Donne di tutti i colori" è un progetto di interviste il cui scopo è quello di valicare questo limite e mostrare le infinite sfumature del mondo femminile, offrire una narrazione nuova e più fedele alla realtà.
"Fare lo shooting per realizzare le interviste è stata l'occasione per conoscere persone fantastiche, scambiarci esperienze e dare spazio ad un'energia travolgente che è quella che sprigioniamo quando ci sentiamo perfettamente noi stesse.
La speranza è che questo video possa essere fonte di ispirazione per una, cento, un milione di donne. Rispondendo alla domanda di una mia amica "Nel XXI secolo ancora ci sono donne che non si sentono libere?" dico che finché ci sarà anche solo una bambina, una ragazza, una donna che rinuncerà ad essere se stessa a causa dei pregiudizi di genere ci sarà qualcosa da cambiare nella società.
Grazie alle protagoniste del video per essersi messe in gioco, ai miei amici di ConsapevolMente perché quello che facciamo è importante, grazie alle Curandaie che ci hanno offerto un'accogliente location e perché ogni giorno offrono sostegno pratico alle donne (e non solo)."
(Francesca Desidera,
Bibbablog www.bibbablog.wordpress.com)
Il progetto è stato presentato in occasione dell'evento "Io cammino da sola" di MSP Firenze (08/03/2019) ed ha preso parte all'Edizione 2019 del Festival L'Eredità delle donne - OFF partecipando all'evento "Tra passato e futuro: metamorfosi alternative" (06/10/2019), organizzato da Amaranto Srl.
Il teatro ti dà la possibilità di essere tutto. Fino ad un certo punto della mia vita sono stata molto controllata. Se stai bene con te stessa riesci a far star bene anche chi sta accanto a te
La condivisione con persone che vivono la tua stessa situazione è una gran cosa, vorrei rinascere donna anche nelle prossime vite
Io sono un camaleonte. Ho creato questo gruppo Acquafirenze, attraverso la pittura ci conosciamo e incoraggiamo a vicenda. Da situazioni apparentemente brutte nascono occasioni
Dipingere è la cosa che più mi riempie, per me è stato un trauma vedere la condizione delle donne in Italia, mi alzo tutti i giorni con il privilegio di fare quello che mi piace fare
Sono un'artista, una coreografa e adesso mi sto muovendo verso la performing art. Ho fatto danza fin da piccola ma è con la contemporanea che ho trovato la mia dimensione, così vicina a come immaginavo dovesse essere concepito il corpo.
Sono capitano di Dragon boat, amo questo sport perché mi dà la possibilità di mettere insieme un gruppo di persone, anche molto diverse tra loro, che creano un'armonia, anche perché senza armonia il dragone non si muove!
Sono una donna fortunata perché svolgo un lavoro meraviglioso: la "maestra". Mi piace pensare che i miei bambini/e e ragazzi/e mi possano ricordare come colei che ha creduto in ognuno di loro, seminando un piccolo seme servito per la loro crescita.
Amo la boxe e sono una pugile perdutamente innamorata di questo sport. La boxe ti mette davanti ai tuoi limiti e debolezze; è una passione che ti guarda negli occhi, alla quale non puoi mentire. È uno sport di grande determinazione e coraggio
Crescendo, ho dovuto tirar fuori la grinta. Da bambina volevo guidare l'ambulanza ma mio padre mi diceva "queste cose non si fanno". Bisogna essere tutte insieme a darci una mano...
Ho la fortuna di svolgere una professione che mi piace. Non ho mai avuto difficoltà in quanto donna all'interno del mio studio, ma ho riscontrato un'oggettiva ritrosia, da parte di esterni, a chiamarmi avvocato. Se si vuole si può fare tutto.